Comunità energetiche, i comuni autosufficienti in Sardegna
Berchidda e Benetutti forse non vi diranno molto come nomi. Ma sono due comuni sardi che meritano di…
24/11/2016
24/11/2016Berchidda e Benetutti forse non vi diranno molto come nomi. Ma sono due comuni sardi che meritano di diventare famosi per l’iniziativa di diventare energeticamente autosufficienti attraverso un modello di comunità innovativo.
Il piano è quello di far diventare Berchidda e Benetutti due smart cities, ovvero due modelli di città il cui approvvigionamento energetico si basa su rinnovabili, sistemi di accumulo e reti intelligenti. Come riportato sul sito della Regione Sardegna, “gli obiettivi principali del progetto sono tre: promuovere l’autoconsumo istantaneo, massimizzare il consumo locale dell’energia e abbattere i costi energetici per cittadini e imprese. Tutto ciò è in linea con quanto previsto dal Piano Energetico, che punta a far diventare la Sardegna un modello europeo basato su sistemi per la gestione intelligente e l’uso efficiente dell’energia, come suggerito dalle buone prassi della sharing economy. A Benetutti e Berchidda l’autonomia energetica può già essere una realtà”.
Per finanziare questo progetto, la giunta regionale sarda ha deliberato lo stanziamento di un milione di euro, che si aggiunge ad altri 3 milioni approvati lo scorso agosto. Il progetto infatti è di estrema importanza per tutta la Sardegna, che potrebbe diventare energeticamente sufficiente, ma anche un esempio virtuoso da riproporre nelle altre isole italiane.
Tutti i Comuni dovrebbero farsi promotori di Comunità ENERGETICHE favorendo l’adesione di singole famiglie, di case unifamiliari e piccoli condomini e di imprese.
E per salvaguardare l’integrità dei centri storici occorre superare l’impossibilità attuale per chi abita in un centro storico di posizionare pannelli fotovoltaici sul tetto. A maggior ragione questo vale per chi abita nei centri storici delle Città.