La moda sostenibile con le T-shirt prodotte dal metano

Mango Materials inaugura l’impianto pilota che produce poliestere biodegradabile.

L’idea è venuta alla ricercatrice Molly Morse, giovane ingegnere laureato a Stanford e fondatrice della Mango Materials, piccola società biotecnologica, proprietaria di un brevetto per la trasformazione del metano in un polimero biodegradabile.

Il processo impiega “batteri mangia metano”, ovvero microorganismi che si nutrono di questo gas e d’ossigeno (più altri nutrienti) per produrre in cambio PHA, ossia il poliidrossialcanoato, un polimero artificiale che può essere filato in tessuto di poliestere e usato nell’abbigliamento, nella produzione di tappeti o di imballaggi. Ad oggi, per produrre il suo filato bio, la start up sta utilizzando le emissioni di un impianto di trattamento dei rifiuti nella baia di San Francisco con l’obiettivo futuro di allargare le collaborazioni ad altre aziende, come i caseifici.

Il materiale è biodegradabile e questo significa che può essere facilmente decomposto da altri batteri, e sfruttando le nuove emissioni di metano prodotte si potrebbe chiudere il cerchio definitivamente.

Gli ultimi trend della moda sostenibile hanno fatto del riciclo e riuso dei materiali un vero must, passando dagli abiti in cartone fino alle snikers ottenute dai rifiuti di plastica. Il materiale della Mango Materials probabilmente non avrà i pregi dei tessuti naturali, ma sicuramente garantisce di fare la sua parte nella lotta al cambiamento climatico e le conseguenze che ne derivano.

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