Nelle città italiane in cui questa modalità di spostamento era già attiva da tempo, i numeri sono tornati a crescere. Milano rimane la città italiana che più di tutte si distingue per la mobilità condivisa e si posiziona nelle prime graduatorie, anche a livello Europeo, sia per quanto riguarda gli spostamenti su due ruote che a quattro ruote.
La quinta edizione della Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility, organizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, che si è tenuta lo scorso 23 novembre, ha fatto il punto sulla situazione attuale della sharing mobility nel nostro Paese. Durante la Conferenza, si è evidenziato come la mobilità condivisa è riuscita a riprendere la sua crescita, superando il periodo di stallo legato alla pandemia. Durante quest’anno, i veicoli in sharing hanno superato i valori che avevano raggiunto nel 2019 e il servizio di car sharing che è quello che si è evoluto più lentamente, in queste settimane dovrebbe raggiungere i livelli degli altri veicoli in sharing già affermati.
Le iscrizioni ai servizi di sharing mobility in Italia hanno raggiunto la quota di 5,6 milioni, con servizi di sharing che rendono disponibili quasi 90.000 veicoli in condivisione tra auto, scooter, bici e monopattini. Le città italiane dove sono attivi tutti e quattro questi servizi sono Milano, Roma, Torino e Firenze, ma le città italiane che rendono possibile questo tipo di spostamento almeno con un veicolo, sono 49 e sono in continuo aumento.
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