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Cos’è il prosumer energetico e che ruolo ha?

Se ne parla sempre di più, ma non sempre in maniera chiara: cos’è un prosumer? Nel mercato energetico…

17/03/2025

17/03/2025Se ne parla sempre di più, ma non sempre in maniera chiara: cos’è un prosumer? Nel mercato energetico di oggi questa figura si va affermando con sempre più forza, contrapponendosi al classico consumatore.

Che cos’è un prosumer?

Il prosumer è un consumatore che, contemporaneamente, è anche produttore di un determinato bene. Nel caso dell’energia, il prosumer è colui che produce energia e la consuma, esaurendo così in se stesso la filiera. 

Il termine si è diffuso nel lessico comune in questi ultimi anni, soprattutto in ambito energetico. Questo è stato causato dalla nascita e sviluppo di diverse realtà che hanno permesso anche ai consumatori di produrre la propria energia e autoconsumarla.

Chi può essere un prosumer energetico?

Il prosumer in ambito energetico è una figura che, per sua stessa natura, coinvolge anche i comuni cittadini, ovvero coloro che normalmente sarebbero dei semplici consumatori. Ma, naturalmente, questi non sono i soli potenziali prosumer.

Possono essere prosumer energetici:

  • singole persone o famiglie, che decidono di dotarsi di un impianto domestico per la produzione e l’autoconsumo della propria energia;
  • aziende, associazioni, enti di vario tipo, che decidono di installare un impianto aziendale per soddisfare le necessità energetiche dell’impresa;
  • gruppi di autoconsumo collettivo, ovvero un gruppo di persone o soggetti che decidono di aggregarsi per condividere uno stesso impianto e condividere l’energia prodotta;
  • comunità energetiche rinnovabili (CER), che stanno prendendo sempre più piede, specie dopo il riconoscimento normativo arrivato con il cosiddetto Decreto CER, n. 414/2023.

Prosumer e autoconsumo

Un esempio di prosumer, quindi, è la famiglia che decide di dotarsi di un piccolo impianto fotovoltaico installato sul tetto di casa. Questo impianto, infatti, può permettere a una famiglia di produrre energia che poi viene autoconsumata, cioè utilizzata per le necessità energetiche quotidiane della casa.

A seconda delle dimensioni dell’impianto, delle sue caratteristiche e anche dei consumi energetici del nucleo familiare, può accadere che ci sia dell’energia in eccesso che è possibile immettere nella rete nazionale. Tuttavia, è importante sottolineare come questa eventualità non sia scontata, soprattutto con impianti domestici che spesso non sono sufficienti neanche a coprire il fabbisogno energetico della singola famiglia. 

Prosumer e CER

Altro esempio di prosumer sempre più diffuso è quello legato alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Chi partecipa a una CER, infatti, diventa prosumer, anche se in maniera differente da chi lo fa in autonomia.

Le CER hanno delle dinamiche specifiche e possono essere costituite solo seguendo dei criteri definiti dalla normativa. La Comunità Energetica, ovviamente, presuppone l’accordo di un gruppo di persone che insieme decidono di realizzarla per produrre e consumare energia.

Come diventare prosumer?

Diventare prosumer energetico presuppone la capacità di produrre energia. Ciò quindi è possibile tramite un proprio impianto fotovoltaico (ciò di cui abbiamo parlato a proposito di “prosumer e autoconsumo”) oppure entrando a far parte di una CER.

Tuttavia, installare un impianto fotovoltaico non è semplice, implica un investimento che va all’incirca dagli 8 ai 12 mila € e non è sempre possibile. Chi vive in affitto o in condominio, per esempio, non può avere un proprio impianto fotovoltaico sul tetto di casa.

Allo stesso modo, entrare in una Comunità Energetica Rinnovabile non è banale: infatti, non basta mettere d’accordo un gruppo di persone per formare una CER. È necessario costituirla come soggetto giuridico e rispettare dei rigidi requisiti.

L’alternativa semplice: il fotovoltaico a distanza

Proprio per rispondere all’esigenza di chi vuole diventare prosumer in maniera semplice e senza fatica, è nato il fotovoltaico a distanza.

Il fotovoltaico a distanza è una formula che permette di acquistare una o più porzioni di impianti fotovoltaici condivisi, situati in aree dedicate alla produzione efficiente di energia pulita. Attraverso queste porzioni, chiunque può produrre energia pulita e consumarla a casa propria, abbassando i costi in bolletta e diventando, a tutti gli effetti, un prosumer energetico. Il fotovoltaico a distanza è la soluzione della Cooperativa energetica WeForGreen, con cui le Acli di Venezia hanno stretto una collaborazione ormai più di un anno fa. 

I soci e utenti delle Acli provinciali di Venezia possono ottenere il fotovoltaico a distanza in maniera semplice e pratica: clicca qui per saperne di più!

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