Come scegliere fornitore energia elettrica: guida pratica
Quando si parla di energia elettrica e bollette c’è sempre una grande diffidenza. Anni e anni di forniture…
02/10/2025
02/10/2025Quando si parla di energia elettrica e bollette c’è sempre una grande diffidenza. Anni e anni di forniture poco trasparenti ci hanno abituato a guardare con sospetto o rassegnazione questo mondo, in cui spesso tendiamo a inoltrarci il meno possibile.
Si tratta certamente di un ambito complesso, ma avere una consapevolezza maggiore in quanto consumatori può davvero aiutarci a limitare le nostre spese e a risparmiare. Il primo passo è affidarsi al fornitore giusto.
Scopriamo come scegliere il fornitore di energia elettrica più adatto alle nostre esigenze, a cosa fare attenzione e come effettuare il cambio.
Indice
Perché è importante avere un buon fornitore?
Scegliere il fornitore energetico non significa guardare solo al prezzo. Sicuramente trovare una tariffa conveniente è importante, ma ci sono molti altri fattori che possono fare la differenza, sia in termini di relazione con il fornitore sia in termini di trasparenza ed etica.
Infatti, una buona assistenza clienti, un occhio all’ambiente e una comunicazione trasparente e chiara sono tutti aspetti che non si riflettono nel prezzo, ma rendono un fornitore decisamente migliore di un altro.
Il mercato dell’energia in Italia è stato liberalizzato a partire dal 2007 e il 1° luglio 2024 ha determinato la fine del Mercato Tutelato per l’energia elettrica per tutti i clienti domestici non vulnerabili. Oggi, quindi, la scelta per i consumatori è decisamente più ampia rispetto a un tempo; proprio per questo, orientarsi può risultare complicato.
Conoscere i propri consumi energetici
Prima di affrontare la giungla di fornitori di energia elettrica, devi conoscere i tuoi consumi. Quanti kWh di energia consumi ogni mese? In quali fasce orarie? Hai un’auto elettrica? Lavori da casa? Sono tutte domande che dovrai porti per capire i tuoi bisogni e, di conseguenza, chi può permetterti di soddisfarli meglio.
Per analizzare i tuoi consumi energetici:
- Controlla in bolletta e cerca il tuo consumo annuo in kWh (solitamente si trova nella prima o seconda pagina);
- Guarda il dettaglio dei consumi fatturati nelle bollette degli ultimi 12 mesi, per capire in quali momenti consumi di più e in quali meno;
- Calcola anche il tuo consumo medio mensile, dividendo per 12 mesi il consumo annuo.
Oltre a capire come scegliere fornitore energia elettrica, considera anche l’eventualità di ottimizzare i tuoi consumi, magari attraverso il miglioramento della classe energetica di casa. Per darti un’idea, è stato stimato che in media una famiglia italiana di circa 3 persone abbia un consumo annuo intorno ai 2.700 kWh (dati ARERA), anche se molto dipende dalle abitudini ed esigenze della singola famiglia.
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Scelta fornitore energia elettrica: 4 aspetti chiave
Compresa l’importanza di aver un buon fornitore e analizzati i nostri consumi energetici, possiamo passare alla vera e propria fase di scelta del gestore luce. Si tratta di una fase in cui dovrai confrontare le offerte migliori sul mercato, considerando non solo il prezzo ma anche una serie di aspetti chiave per comprendere quanto è onesto il fornitore e se merita o meno la nostra fiducia.
1. Prezzo dell’energia
Partiamo dal prezzo: elemento a cui tutti guardano e che ha senza dubbio la sua importanza. Bisogna però fare attenzione a non soffermarsi sul prezzo al kWh o sul prezzo promozionale messo in evidenza dal fornitore. Bisogna guardare a tutta l’offerta e a come questa è strutturata.
In particolare, osserva la tipologia di tariffa proposta, che può essere:
- A prezzo fisso: si tratta di una tariffa che offre un prezzo bloccato per un periodo di tempo predefinito (solitamente 12 mesi), indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato. Si tratta di un’opzione che ha pro e contro: è vantaggiosa quando il prezzo di mercato è più alto della tariffa fissa, ma può diventare svantaggiosa nel caso in cui il prezzo di mercato si abbassa;
- A prezzo variabile: questa tariffa si basa invece sull’andamento del PUN Index GME, cioè il prezzo di Borsa dell’energia elettrica. In quanto soggetto a variazioni, il PUN può alzarsi o abbassarsi anche in maniera imprevista, con conseguenze sui costi in bolletta.
Oltre a questo costo “base”, ricorda di analizzare e confrontare anche tutte le altre voci di costo che possono essere definite dal fornitore: contributi al consumo (anche detti spread), Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita (CCV), eventuali costi per servizi aggiuntivi.
Saranno poi sempre presenti i costi fissi decisi dall’Autorità (ARERA), cioè gli oneri di sistema, le spese di trasporto e gestione, ecc.
2. Fasce di consumo
L’offerta proposta dai fornitori ha poi anche un’altra caratteristica, che regola la suddivisione del prezzo dell’energia nei vari momenti della giornata.
In commercio troverai principalmente:
- Tariffa monoraria: offre un prezzo costante in tutte le ore del giorno e in tutti i giorni della settimana. Ideale se i tuoi consumi sono distribuiti uniformemente o se passi a casa la maggior parte del tempo (es.: lavori da remoto);
- Tariffa bioraria: distingue tra ore di picco (F1: lunedì-venerdì 8-19) e ore fuori picco (F23: sera, notte e fine settimana). Conveniente per chi concentra i propri consumi la sera e durante il weekend;
- Tariffa trioraria: suddivide ulteriormente in tre fasce (F1, F2, F3) per una differenziazione ancora più precisa. Utile per chi ha molta flessibilità con gli orari e riesce a spostare i consumi nelle ore notturne oltre che il sabato e la domenica.
3. Recensioni e qualità del Servizio Clienti
La fortuna di vivere in un mondo così interconnesso con il nostro è che le informazioni sono sempre reperibili: basta cercarle. Se quindi un fornitore sembra proporre un’offerta conveniente, fermati ancora un minuto e indaga sulla sua affidabilità.
Il primo modo per verificarlo è cercare delle recensioni online: puoi trovarle in piattaforme dedicate come Google Reviews o Trustpilot, che verificano la veridicità della recensione e della persona che l’ha scritta.
Le recensioni ti permetteranno di comprendere il livello qualitativo del Servizio Clienti, aspetto fondamentale che ti permetterà di avere maggiore serenità e di risolvere eventuali problemi in maniera semplice e veloce.
4. Attenzione all’ambiente
Un punto ormai imprescindibile è l’origine dell’energia che ti viene fornita. Le forniture di energia rinnovabile, che non danneggiano l’ambiente, sono ormai accessibili e convenienti. Scegli quindi un fornitore green che si impegni a rispettare il pianeta e a ridurre il proprio impatto.
Per non cadere nella trappola del greenwashing fatti queste domande: il fornitore offre esclusivamente energia 100% rinnovabile? Sono disponibili certificazioni nazionali (es.: Garanzie di Origine) o internazionali (es.: EKOenergy) che attestino l’origine dell’energia venduta? Il fornitore è impegnato in progetti di transizione energetica? Le politiche ambientali sono comunicate in maniera trasparente?
Questo ti permetterà di affidarti a un fornitore che vuole davvero fare la differenza e che può aiutarti a fare altrettanto, con il minimo sforzo.
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Come effettuare il cambio del fornitore luce
Dopo aver fatto la tua scelta, puoi procedere con il cambio fornitore di energia elettrica. Molte persone credono che sia complicato e dispendioso in termini di tempo, ma in realtà si tratta di una procedura che richiede solo pochi minuti.
Al giorno d’oggi è possibile fare tutto online, in qualsiasi momento, direttamente dal sito ufficiale del fornitore di energia elettrica scelto. Sono necessari principalmente i tuoi documenti (carta d’identità, codice fiscale), i dati della fornitura (codice POD, indirizzo), i dati di pagamento e i tuoi recapiti (e-mail, telefono).
Una volta inoltrata la domanda sarà il nuovo fornitore a sbrigare tutte le pratiche (compresa la comunicazione al vecchio fornitore) e ad aggiornarti a passaggio avvenuto. In genere sono necessari circa 30 giorni a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui hai effettuato il cambio di fornitore.
Cosa succede dopo aver cambiato fornitore?
Se ti preoccupa la fase di passaggio tra un fornitore e l’altro, ecco alcune cose da sapere che riusciranno a rassicurarti:
- la corrente non viene mai interrotta: non ti ritroverai senza elettricità dall’oggi al domani. Si tratta infatti di un passaggio amministrativo e non tecnico, che quindi non va a minare in alcun modo il tuo accesso all’energia;
- la procedura di cambio fornitore è gratuita: non sono previsti costi per cambiare fornitore, per nessun motivo. Infatti, dal 1° gennaio 2008 non esistono più penali per chi cambia fornitore;
- il contatore rimane sempre lo stesso: non devi preoccuparti di nessun intervento tecnico o della sostituzione del tuo attuale contatore.
Dopo il cambio riceverai una bolletta di chiusura da parte del tuo vecchio fornitore, dopodiché inizierai a ricevere regolarmente le bollette da parte di quello nuovo.
Oltre i soliti fornitori: la cooperativa energetica
Se però vuoi fare un passo in più e affidarti a una realtà che davvero faccia i tuoi interessi, senza pensare unicamente al proprio profitto, allora una cooperativa energetica fa al caso tuo.
Le cooperative energetiche nascono in Italia circa 15 anni fa, con lo scopo di mettere insieme i consumatori e tutelarli dai fornitori di energia disonesti e poco trasparenti. Il modello delle cooperative energetiche si basa sulla condivisione di energia tra i membri e sulla produzione collettiva di energia pulita, attraverso la realizzazione di impianti, spesso fotovoltaici.
La prima cooperativa nata in Italia è WeForGreen, che oggi riunisce oltre 3.000 membri (detti soci). Grazie alla costruzione di 10 impianti fotovoltaici (e altri in cantiere), i soci WeForGreen possono consumare energia pulita a prezzi convenienti e con la sicurezza di essere all’interno di una realtà sempre pronta a tutelarli.
Se vuoi scoprire meglio come funziona, puoi consultare le nostre tariffe oppure contattarci direttamente: siamo pronti a rispondere a ogni tua domanda e curiosità.
