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Energie rinnovabili

Batterie al sale: funzionamento, vantaggi e svantaggi

Grazie anche a un’attenzione maggiore da parte dei media, la popolarità delle batterie al sale è cresciuta rapidamente…

16/10/2025

16/10/2025Grazie anche a un’attenzione maggiore da parte dei media, la popolarità delle batterie al sale è cresciuta rapidamente negli ultimi anni. Tuttavia, non si tratta di una soluzione nuova: le batterie al sale esistono da decenni, benché abbiano mantenuto nel tempo la loro rilevanza sul mercato.

Ma in che modo entrano in gioco quando si parla di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo? Come funzionano le batterie al sale e quali sono i loro pro e contro? Vediamolo.

Cosa sono le batterie al sale?

Le batterie al sale (chiamate talvolta anche pile al sale o, con termine più tecnico, batterie ai sali fusi) sono sistemi di accumulo energetico che utilizzano una soluzione salina – il cui componente principale è solitamente il cloruro di sodio – come elettrolita, cioè sostanza capace di condurre energia elettrica grazie agli ioni presenti in essa.

Si tratta di batterie ricaricabili, che quindi si scaricano e si ricaricano, come le comuni e più diffuse batterie al litio presenti negli smartphone e in numerosi dispositivi elettronici. Le pile al sale, inoltre, rientrano anche nel gruppo delle batterie termiche, in quanto immagazzinano energia sotto forma di calore.

Come funzionano?

Il funzionamento delle batterie al sale si basa su una reazione elettrochimica che avviene tra elettrodi – uno positivo e uno negativo – immersi in una soluzione salina. Nelle pile al sale l’elettrodo positivo è solitamente formato da una miscela di cloruro di rame e nichel, mentre quello negativo è composto da sodio liquido.

Il funzionamento di queste batterie avviene solo a temperature elevate (tra i 270 e i 350°C), affinché il sodio venga scomposto e avvenga il processo che permette le fasi di carica e scarica di energia.

In relazione agli impianti fotovoltaici, le batterie al sale permettono di immagazzinare l’energia prodotta e stoccarla per usi futuri. Quando l’impianto produce energia in eccesso, questa viene immagazzinata nella batteria. Quando serve, l’energia accumulata può essere rilasciata per alimentare l’abitazione, riducendo i prelievi dalla rete elettrica.

Vantaggi e svantaggi delle batterie al sale

Le pile al sale, dunque, sono una delle possibilità a cui ci troviamo davanti quando si tratta di dotarci di un sistema di accumulo. Tuttavia, prima di sceglierle è bene avere un’idea chiara dei loro pro e contro.

Vantaggi delle pile al sale

Per alcune sue caratteristiche, le pile al sale hanno dei vantaggi concreti, anche quando si parla di un loro uso in contesti domestici. Tra questi vantaggi abbiamo:

  • Sicurezza. Le batterie al sale, anche se danneggiate, non presentano particolari rischi (esplosione, rilascio di sostanze tossiche, incendio) e quindi si adattano bene anche a contesti residenziali;
  • Durata. Particolarmente resistenti, le pile al sale sopportano un numero molto elevato di cicli di carica e scarica (circa 5.000) e possono quindi durare per più di un decennio;
  • Sostenibilità. Essendo basate su un materiale diffuso e non tossico come il cloruro di sodio, risultano un’alternativa meno inquinante e più sostenibile delle diffuse batterie al litio.

Svantaggi delle pile al sale

Oltre ai vantaggi ci sono però anche una serie di limiti e di veri e propri svantaggi che non possono essere ignorati:

  • Efficienza energetica. Le pile al sale sono nettamente meno efficaci rispetto alle batterie al litio. Riescono a immagazzinare meno energia a parità di dimensioni e, una volta completata la fase di scarica, necessitano di tempi piuttosto prolungati (circa 12 ore) per tornare a una temperatura operativa ottimale;
  • Dimensioni, peso e ingombro. Le pile al sale sono generalmente più grandi e pesanti rispetto alle batterie al litio e, dunque, richiedono uno spazio maggiore per essere posizionate e utilizzate come sistema di accumulo;
  • Costo iniziale. Il costo iniziale delle batterie al sale è più elevato rispetto ad altre tipologie e, quindi, richiedono capacità economiche più elevate fin dal principio.

Batterie al sale: sì o no?

Le batterie al sale, come abbiamo visto, sono una tecnologia piuttosto affidabile e sicura, ma che presenta anche delle criticità.

È bene valutare se utilizzarle o meno caso per caso, facendosi consigliare – se possibile – da professionisti affidabili e qualificati.

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