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Guida Fotovoltaico

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

In questo articolo abbiamo iniziato a conoscere il mondo degli impianti fotovoltaici da un punto di vista tecnico.…

25/01/2023

25/01/2023In questo articolo abbiamo iniziato a conoscere il mondo degli impianti fotovoltaici da un punto di vista tecnico. Adesso andremo invece ad esplorare le variabili che possono incidere sul “peso” del nostro investimento.

Da cosa dipende il costo di un impianto fotovoltaico?

Il costo di un impianto fotovoltaico può dipendere da diversi fattori e da altrettante variabili. Con il passare degli anni, i costi di acquisto di un impianto si sono infatti notevolmente ridotti ma in generale, il principale fattore che determina il costo specifico di un impianto (ovvero il costo per kW) è la taglia, ovvero la potenza complessiva in kW. 

Nel caso di una famiglia composta da 4 persone, con un consumo medio annuo fra i 2.000 ed i 3.500 kWh, un investimento fra i 4.500 ed i 7.500 € può consentire di realizzare un impianto commisurato alle proprie esigenze (circa 3 kW).

Ma entriamo nel dettaglio e non perderti la #curiosità a fine articolo!

Moduli fotovoltaici

Solitamente, maggiore è la quantità di energia che si vuole ottenere dall’impianto, maggiore sarà il numero di pannelli fotovoltaici che sarà necessario installare, a meno che non ci si indirizzi verso pannelli ad elevata efficienza.

In questo ultimo caso, il prezzo per pannello sarà più elevato, ma si potrà beneficiare di maggiore produttività, una durata statisticamente più elevata (anche fino a 40 anni) e meno spazio necessario sul tetto per produrre gli stessi kWp.

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Ma cosa può influenzare davvero il costo dei pannelli fotovoltaici?

  • Tecnologia utilizzata: i pannelli fotovoltaici basati su tecnologie diverse hanno costi diversi. Ad esempio, i pannelli in silicio monocristallino sono generalmente più costosi di quelli in silicio policristallino (per approfondire leggi questo articolo).
  • Potenza e qualità
  • Provenienza: a livello europeo, la Germania e la Spagna sono stati per molti anni i maggiori produttori di pannelli fotovoltaici, fino all’arrivo della competitiva concorrenza asiatica. La Cina è infatti il maggiore produttore ed esportatore di pannelli fotovoltaici al mondo (il 60% della produzione mondiale) e fra le principali aziende cinesi troviamo JinkoSolar, Trina Solar e Canadian Solar. I pannelli fotovoltaici fabbricati in nazioni orientali hanno prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli fabbricati nelle nazioni europee senza possedere una qualità inferiore.
  • Costi di trasporto e installazione
  • Incentivi statali e agevolazioni fiscali

Inverter

Un’inverter ha il compito di trasformare la corrente continua (DC) prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata (AC), pronta per essere utilizzata nelle case e nelle aziende.

Il costo di un inverter per impianti fotovoltaici può variare in base a diversi fattori, tra cui la potenza, la tecnologia utilizzata, il produttore, le funzioni e caratteristiche integrate. In generale però, per un inverter per un impianto domestico si può spendere tra i 600 e i 2.500 euro. 

Esistono poi degli inverter più evoluti, capaci di comunicare con gli ottimizzatori di potenza e per questo motivo più costosi (rimanendo sull’esempio dell’inverter per contatore domestico, in questo caso ci si aggira fra i 1.000 ed il 3.500 euro).

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Gli ottimizzatori di potenza sono dispositivi elettronici che vengono installati all’interno di un impianto fotovoltaico per migliorarne l’efficienza e l’affidabilità. Vengono collegati direttamente ai singoli moduli fotovoltaici, regolandone la tensione in modo da ottenere una maggiore efficienza e una migliore performance dell’impianto. Possono monitorare la produzione di energia di ogni singolo modulo, consentendo di individuare eventuali problemi o malfunzionamenti ed essere utili in particolare in caso di impianti fotovoltaici con diversi moduli di diversa potenza, diversi orientamenti e inclinazioni, o con ombreggiamenti parziali. 

Inoltre, gli ottimizzatori di potenza possono aiutare anche nel miglioramento della sicurezza dell’impianto, riducendo il rischio di surriscaldamento o di incendio nei moduli.

Gli inverter capaci di comunicare con gli ottimizzatori possono recuperare fino al 25% di energia solare in più, permettendo di migliorare la produttività di un impianto fotovoltaico anche in presenza di pannelli parzialmente ombreggiati o difettosi. In questo caso infatti, riescono ad isolare il pannello danneggiato dagli altri e collegarlo in modo indipendente all’inverter, non facendo influire la sua scarsa produttività sul resto della stringa. 

Strutture portanti

Un ulteriore costo è costituito dalle strutture portanti dell’impianto fotovoltaico che nel caso di installazione su tetto può essere realizzato su due diverse tipologie di copertura: tetti a falda che consentono l’installazione dell’impianto nella facciata con maggior esposizione solare; tetti piani con i quali è invece necessario distribuire i pannelli su più file disposte verso il sole in modo da massimizzare l’irraggiamento dei moduli.

Sistemi di accumulo

Nel conto dei costi di un impianto fotovoltaico possono essere inseriti anche i sistemi di accumulo. Come abbiamo imparato nella prima puntata, una batteria di accumulo può permettere di immagazzinare l’energia elettrica prodotta dall’impianto e non utilizzata immediatamente. 

Rimanendo sul nostro esempio di impianto da 3 kW, il costo in caso di presenza della batteria di accumulo (da almeno 4,8 kWh) risulterebbe sicuramente più elevato di circa 7.500 euro, se si opta per le batterie al litio ad alta efficienza, che sono attualmente le più performanti.

Considerando anche questa spesa, il costo di un impianto fotovoltaico da 3 kW con accumulo si aggira intorno ai 14.000-16.000 euro.

Manodopera

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Alle componenti fisiche e tecniche deve essere aggiunto il costo della manodopera specializzata necessaria per la sicurezza di chi installa e di chi usufruirà dell’impianto. È infatti fondamentale affidarsi a tecnici competenti e con tutte le certificazioni aggiornate (es: ad operare a determinate quote e con gli impianti elettrici) per poter richiedere una garanzia completa dal produttore. 

Anche in questo caso il costo finale dipende dalla grandezza dell’impianto e dalle difficoltà di installazione, ma su un impianto fotovoltaico da 3 kW potrebbe incidere di circa 300 euro per ogni kW.

Costi successivi

Ovviamente i costi di un impianto fotovoltaico non si fermano all’installazione. Tra le spese successive più rilevanti troviamo infatti la manutenzione, le riparazioni, eventuali sostituzioni degli inverter, dei moduli, dei fusibili, degli scaricatori di sovratensioni, degli interruttori ed infine le spese per la pulizia dell’impianto.

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

I costi di esercizio medi di un impianto fotovoltaico costruito a regola d’arte e gestito in modo efficiente oscillano tra i 3–10 centesimi ogni kWh. L’ampio range è dovuto al fatto che i costi di esercizio ordinari di un impianto dipendono da molteplici fattori. 

Un costo medio relativo alla manutenzione si può aggirare intorno ai 3.500 € in 25 anni.

Pratiche burocratiche

A questi costi vanno infine aggiunti i costi delle pratiche burocratiche e dell’assicurazione.

Proviamo a fare una previsione: i moduli fotovoltaici incidono per circa il 50% del costo totale dell’impianto, l’inverter o micro inverter per il 10%, gli elementi di montaggio e installazione per il 20% e circa il 20% per la progettazione, installazione e la pratica di allaccio alla rete con il gestore energetico, compresa la gestione del sistema dello scambio sul posto.

Ricordiamo in generale che è la potenza dell’installazione e non la sua superficie a definire il costo dell’investimento.

Curiosità: i pro e contro di installare un impianto fotovoltaico

Al di là dei costi, l’installazione di un impianto fotovoltaico può avere molti vantaggi, fra cui la riduzione di energia acquistata dalla rete con un relativo risparmio in bolletta e la conseguente indipendenza dalle oscillazioni dei prezzi del mercato elettrico; la contribuzione alla transizione energetica del nostro Paese attraverso la produzione ed il consumo di energia pulita.

Fra i contro possiamo annoverare lo spazio richiesto, e non sempre disponibile, per l’installazione ed infine la prospettiva del fine vita dell’impianto (ne parleremo nell’ultima puntata!)

In generale quindi, l’installazione di un impianto fotovoltaico può essere conveniente se si ha una produzione di energia sufficiente per coprire i costi di acquisto e gestione dell’impianto e se si vuole ridurre i costi dell’energia elettrica e contribuire alla produzione di energia pulita. 

Conviene inoltre se si può sfruttare l’energia nel momento in cui viene prodotta, se il tetto gode di un’esposizione favorevole al sole in modo che l’impianto possa così produrre di più e se non necessita di lavori di adeguamento che andrebbero ad incidere sul costo dell’impianto.

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