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L’economia circolare in Italia

Siamo primi in Europa per produttività nell’uso di risorse. Dalla ricerca “L'Economia Circolare in Italia - la filiera…

06/12/2018

06/12/2018Siamo primi in Europa per produttività nell’uso di risorse.

Dalla ricerca “L’Economia Circolare in Italia – la filiera del riciclo asse portante di un’economia senza rifiuti”, commissionata dal Conai (Consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi) con Cial, Comieco, Corepla, Ricrea, e dal Gruppo CAP, è emerso che l’economia circolare, quella del riciclo, in Italia vale oggi 88 miliardi di fatturato, 22 miliardi di valore aggiunto, ovvero l’1,5% del valore aggiunto nazionale.

Si tratta di un primo vero e proprio bilancio che dimostra come la nostra economia italiana sia oggi in Europa la più performante per circolarità di materia, produttività delle risorse, capacità di riciclo.

I numeri legati all’economia circolare in Italia infatti equivalgono a quelli di tutto il settore energetico nazionale o di un settore industriale storico come quello dell’industria tessile, non molto distante dal valore aggiunto dell’agricoltura. Un settore che impiega oltre 575mila lavoratori, mostrandosi ogni anno sempre più competitivo per i giovani in cerca di occupazione e per i profili professionali più specializzati.

Nel nostro Paese, nel 2017 è stato avviato a riciclo il 67,5% dei rifiuti di imballaggio, per un totale di 8,8 milioni di tonnellate, valore in crescita del 3,7% rispetto al 2016, facendoci risultare l’economia più performante in materia di produttività d’uso delle risorse materiali e di circolarità di materia.

Analizzando tre indicatori fondamentali di questo fenomeno, rapportandoli non solo alla media europea ma anche, attraverso un confronto diretto, ai maggiori Paesi dell’Unione Europea (Germania, Spagna, Francia, Regno Unito), si nota che l’Italia è leader per il tasso di produttività nell’uso delle risorse (quanti euro di PIL si producono per ogni kg di materia consumata), il tasso di circolarità della materia nell’economia (quante materie seconde impieghiamo sul totale dei consumi di materia), e per il tasso di riciclo dei rifiuti (quanti rifiuti, urbani e non urbani, inclusi l’import ed export, avviamo a riciclo internamente).

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