Voltura luce: cos’è, come farla e quanto costa

Capita spesso, per esempio quando ci si ritrova a cambiare casa e prendere in affitto un nuovo appartamento,…

Capita spesso, per esempio quando ci si ritrova a cambiare casa e prendere in affitto un nuovo appartamento, di doversi occupare delle utenze e, in particolare, della voltura della luce. 

21/03/2024La voltura luce è un’operazione di connessione che consiste nel cambio di intestatario di una fornitura di energia elettrica attiva. Nel caso della voltura, quindi, esiste già un contratto in essere ma è necessario cambiarne l’intestazione: ciò può dipendere, per esempio, dal cambio di inquilino di un appartamento messo in vendita o in affitto o anche dal decesso del precedente intestatario. 

In questo articolo approfondiamo l’argomento per conoscere nel dettaglio le modalità di richiesta della voltura, le tempistiche e i costi. 

Voltura luce: come farla?

La voltura può essere effettuata facendo richiesta al fornitore a cui ci si vuole affidare o con cui è già in essere un contratto. Ogni fornitore ha le sue modalità, ma in linea di massima la procedura è sempre abbastanza simile.

Per portarla a termine servono informazioni e documenti che è bene tenere a portata di mano prima di iniziare, ovvero:

• Dati del precedente intestatario del contratto
  • Nome e cognome
  • Codice fiscale
  • Numero cliente (sempre presente nelle bollette)
• Dati del nuovo intestatario del contratto
  • Nome e cognome
  • Codice fiscale
  • Fotocopia di un documento d’identità
  • Recapiti (telefono, indirizzo e-mail)
• Dati della fornitura
  • Codice POD e indirizzo
  • Lettura del contatore
  • Potenza impegnata in kW
  • Dati catastali e titolo abitativo relativi all’immobile (ad esempio, il contratto di affitto)
  • Modalità di pagamento scelta (bollettino, addebito SEPA, ecc.)

Tutti questi dati andranno inseriti nella modulistica fornita direttamente dal fornitore – solitamente all’interno del sito web – e inviati, così da inoltrare la richiesta di voltura.

Voltura o subentro: che differenze ci sono?

È importante non fare confusione tra la voltura e il subentro. Se infatti, come abbiamo visto, la voltura luce si effettua in tutti i casi in cui si vuole cambiare intestatario della fornitura senza che questa venga interrotta e poi riattivata, il subentro si richiede proprio nei casi in cui il contatore della luce sia stato disattivato.

Se, quindi, oltre al cambio di intestatario è necessario anche riattivare l’utenza, allora si dovrà procedere con un subentro e non con una voltura. 

Per il resto, la documentazione necessaria e le modalità di domanda dell’operazione sono piuttosto simili e devono sempre essere richieste al fornitore con cui era attiva l’utenza.  

Quanto costa fare la voltura luce?

Il costo della voltura della luce è sempre dipeso dal mercato di riferimento, ovvero dal fatto che ci si trovasse nel Mercato Libero oppure nel Mercato Tutelato. Tuttavia, con la liberalizzazione del mercato e la conseguente fine del Mercato Tutelato per l’energia elettrica, questa differenza finirà per annullarsi.

Fino ad allora, i costi previsti sono:

• Per il Mercato Tutelato, definiti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente):
  • 26,13 € (+ IVA al 22%) per oneri amministrativi
  • 23 € (+ IVA al 22%) di contributo fisso
  • 16 € di imposta di bollo
  • eventuale deposito cauzionale
• Per il Mercato Libero, invece:
  • 26,13 € (+ IVA al 22%) di contributo fisso
  • dai 20 ai 60 € circa di quota di servizio (definita dal singolo fornitore)
  • eventuale deposito cauzionale

Il deposito cauzionale viene richiesto solitamente solo nei casi in cui si decida di pagare tramite bollettino; in genere, infatti, a chi sceglie di pagare tramite addebito SEPA non viene richiesto alcun deposito.

Tutti questi costi, solitamente, vengono inseriti nella prima bolletta utile.

Quali sono le tempistiche per una voltura luce?

Per rendere effettivo il cambio di intestatario richiesto tramite la voltura, le tempistiche sono abbastanza brevi, dal momento che si va ad agire su un contratto già in essere e ancora attivo. In media, il tempo necessario si aggira tra i 5 e i 7 giorni lavorativi: in circa una settimana, dunque, le pratiche di voltura vengono prese in carico ed elaborate. 

Al termine della procedura, il cambio di intestazione risulterà effettuato e sarà il nuovo intestatario a ricevere le bollette e ad avere quindi il dovere di pagarle secondo le scadenze previste.

Voltura e cambio fornitore

Nel caso in cui non ci si voglia limitare a cambiare l’intestatario di un contratto già in essere, ma si desideri anche effettuare un cambio di fornitore di energia elettrica, è possibile procedere con una richiesta di voltura con switch. In questo caso, con una sola procedura si portano a termine entrambe le operazioni, insieme al nuovo fornitore a cui si è deciso di passare.

Quando ci si ritrova a dover fare una voltura luce, infatti, è anche utile fermarsi a riflettere sulla convenienza del fornitore: spesso, questo è il momento perfetto per guardarsi intorno e cercare tariffe più convenienti e fornitori davvero presenti e disponibili per i clienti.

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