Cos’è il PUN Index GME? Come cambia il prezzo dell’energia
Di fronte alle bollette è facile sentirsi spaesati: il prezzo dell’energia sale e scende a ritmi spesso frenetici…
07/08/2025
07/08/2025Di fronte alle bollette è facile sentirsi spaesati: il prezzo dell’energia sale e scende a ritmi spesso frenetici e starci dietro può sembrare quasi impossibile. Eppure, capire perché questo prezzo varia e come possiamo tutelarci dai rincari improvvisi è fondamentale per non avere brutte sorprese.
Tutto ruota intorno al PUN Index GME, sigla apparentemente complessa ma che ci può aiutare a capire i meccanismi del mercato energetico. Scopriamo insieme che cosa è il PUN Index GME e come influisce sui tuoi costi energetici.
Indice
- Cos’è il PUN Index GME: significato e definizione
- Da PUN a PUN Index GME: cosa è cambiato
- Da cosa dipende il valore del PUN Index GME?
- Come si calcola il PUN?
- Come il PUN incide sulla bolletta
- Dove trovare i dati aggiornati del PUN Index GME
- Andamento del PUN negli ultimi anni
- Come mettersi al riparo dall’instabilità dei prezzi?
Cos’è il PUN Index GME: significato e definizione
Il PUN Index GME è l’acronimo di Prezzo Unico Nazionale – Indice del Gestore dei Mercati Energetici. Si tratta del prezzo di riferimento dell’energia elettrica in Italia, determinato di ora in ora in relazione alle contrattazioni che si verificano sulla Borsa Elettrica Italiana.
Il PUN Index GME rappresenta il prezzo medio ponderato dell’energia elettrica venduta sul MGP (Mercato del Giorno Prima), il mercato che ospita la maggior parte delle transazioni di compravendita dell’energia elettrica nel nostro Paese. Il valore del PUN costituisce il parametro chiave per determinare i costi dell’energia che i consumatori ritrovano nelle proprie bollette.
Questo indice è più di una semplice quotazione: è lo specchio delle dinamiche di domanda e offerta di energia elettrica in tempo reale, influenzato da fattori economici, geopolitici e climatici che determinano la disponibilità e il costo delle fonti energetiche.
Da PUN a PUN Index GME: cosa è cambiato
Fino al 31 dicembre 2024 il punto di riferimento per il prezzo dell’energia era il PUN. Dal 1° gennaio 2025 è avvenuto il passaggio al PUN Index GME, che ha sostituito il precedente sistema rendendo il meccanismo di calcolo più trasparente e allineato con gli standard europei.
La principale novità riguarda la metodologia di calcolo: mentre in passato il PUN veniva determinato con criteri più statici, oggi il PUN Index GME riflette in modo più accurato le dinamiche di mercato in tempo reale. Questo cambiamento ha reso il prezzo dell’energia più volatile ma anche più rappresentativo delle reali condizioni del mercato energetico.
L’introduzione di questo nuovo sistema ha anche migliorato l’integrazione del mercato elettrico italiano con quello europeo, favorendo una maggiore efficienza nella determinazione dei prezzi e una migliore allocazione delle risorse energetiche.
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Da cosa dipende il valore del PUN Index GME?
Essendo legato a ragioni di mercato, il valore del PUN varia in base a numerosi fattori che agiscono in contemporanea:
- domanda di energia elettrica. Quanto più una risorsa è richiesta dai consumatori, tanto più diventa preziosa. La domanda di energia elettrica è più alta in alcuni periodi dell’anno e più bassa in altri, a seconda delle stagioni e delle esigenze. Questa variazione si nota anche nelle diverse ore della giornata e a seconda del tipo di utilizzo che si fa dell’energia (es.: uso domestico e uso per attività commerciale);
- disponibilità delle fonti energetiche. Se da un lato c’è la domanda, dall’altro c’è l’offerta. A seconda delle condizioni metereologiche, delle caratteristiche tecniche o delle dinamiche di scambio tra nazioni, ci può essere una maggiore o minore disponibilità (offerta) di energia elettrica;
- prezzo delle materie prime. Gas naturale, petrolio e carbone influenzano i costi di produzione di qualsiasi tipo di energia elettrica, anche quelle rinnovabili;
- condizioni geopolitiche. Tensioni internazionali, conflitti o blocchi economici possono creare instabilità nei mercati energetici, portando a rincari imprevisti dei costi dell’energia;
- relazioni internazionali. Gli scambi di energia con i Paesi confinanti e la qualità dei rapporti con gli esportatori di energia influenzano il prezzo nazionale.
A seconda degli scenari, anche uno solo di questi fattori può incidere significativamente sulla variazione del PUN Index GME, che si riflette poi a sua volta sui costi in bolletta dei cittadini.
Come si calcola il PUN?
Il meccanismo di calcolo del PUN Index GME ha rappresentato un’evoluzione significativa rispetto al passato. Oggi, infatti, il PUN è calcolato come media ponderata dei prezzi zonali orari dell’energia elettrica nelle diverse zone geografiche d’Italia.
All’interno di questo calcolo i fattori essenziali sono quindi i prezzi zonali orari e i volumi di energia elettrica venduti in ciascuna zona. Per eseguirlo, il GME si occupa di:
- raccogliere i dati zonali: vengono raccolti i prezzi orari di ogni zona geografica, individuando così le specifiche condizioni di domanda e offerta nelle diverse aree del paese;
- calcolare la media ponderata: si calcola la media ponderata dei prezzi e delle quantità acquistate in prelievo in ciascuna zona geografica di mercato;
- pubblicare giornalmente il PUN: il valore viene pubblicato dal GME secondo le modalità previste dal Decreto Ministeriale MASE del 18 aprile 2024.
Come il PUN incide sulla bolletta
In quanto prezzo di riferimento per il mercato elettrico, il PUN Index GME incide sui costi che i consumatori ritrovano nelle proprie bollette. Tuttavia, a seconda del contratto sottoscritto il PUN può avere più o meno peso nella determinazione dell’importo finale da pagare.
Questo dipende principalmente dal fatto di avere un contratto a tariffa fissa o a tariffa variabile.
PUN e tariffa fissa
I contratti di fornitura a tariffa fissa prevedono un costo che rimane invariato solitamente per tutta la durata del contratto, fino al primo rinnovo. Questa tariffa solitamente viene fissata sulla base di stime sull’andamento del costo dell’energia fatte dal fornitore stesso.
Per esempio, se dalle analisi del fornitore emerge che il prezzo dell’energia per i successivi 24 mesi sarà mediamente di 0,20€/kWh, può scegliere di fissare la tariffa per i consumatori a 0,25€/kWh. In questo mondo il fornitore si assicura un certo profitto e si tutela anche da eventuali perdite causate da ribassi inaspettati.
Per il consumatore quindi è comodo sapere sempre che importo aspettarsi in bolletta, ma può essere svantaggioso perché si rischia di pagare sempre in più rispetto al prezzo di mercato.
Il valore del PUN Index GME quindi influisce sulle tariffe fisse in una prima fase di definizione e di pricing, ma solo indirettamente sull’importo della singola bolletta.
PUN e tariffa variabile
I contratti di fornitura a tariffa variabile, invece, prevedono un costo che cambia proprio al variare del PUN Index GME. Questo assicura al consumatore di essere sempre abbastanza allineato ai prezzi di mercato (al netto dell’eventuale spread aggiunto dal fornitore) e quindi di beneficiare di tutte le eventuali riduzioni del PUN stesso.
In questo caso esiste una correlazione diretta e più immediata tra ciò che viene fatturato in bolletta e ciò che è effettivamente lo scenario di prezzo sul mercato energetico.
È comunque importante ricordare che il PUN rappresenta solo una componente del prezzo finale dell’energia in bolletta. Altri elementi – come gli oneri di sistema, i costi di trasporto e distribuzione, le imposte (imposti dall’ARERA) oppure costi aggiuntivi o maggiorazioni previste dal fornitore – contribuiscono a formare il prezzo complessivo che il consumatore paga.
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Dove trovare i dati aggiornati del PUN Index GME
I dati ufficiali del PUN Index GME sono pubblicati quotidianamente sul sito web del GME (mercatoelettrico.org). Queste informazioni sono liberamente accessibili e includono i prezzi orari per ogni zona di mercato, il PUN giornaliero e mensile, i volumi di energia scambiati, lo storico dell’andamento dei prezzi, i report analitici sui trend di mercato.
Essendo indirizzate anche agli stessi fornitori, possono essere delle informazioni di difficile lettura per i non addetti ai lavori. Ecco perché per tenersi aggiornati sull’andamento del PUN Index GME può essere più semplice consultare gli aggiornamenti sintetici forniti da alcuni fornitori sui propri siti web.
Andamento del PUN negli ultimi anni
L’andamento del PUN negli ultimi anni ha mostrato una instabilità evidente, riflettendo le turbolenze che hanno caratterizzato i mercati energetici globali.
Nel periodo 2019-2020, il PUN si è mantenuto su livelli relativamente bassi, con una media annua intorno ai 38-52 euro per MWh. La pandemia di COVID-19, con il blocco della maggior parte delle consuete attività umane, ha causato un forte calo della domanda energetica, contribuendo a mantenere i prezzi contenuti.
Tuttavia, a partire dalla seconda metà del 2021, si è assistito a una crescita esponenziale del PUN, che ha raggiunto picchi storici nel 2022. La crisi energetica europea, aggravata dal conflitto in Ucraina e dalle tensioni geopolitiche legate alle forniture di gas russo, ha portato il PUN a superare i 300 euro per MWh in alcuni momenti, con una media annua che ha toccato livelli record.
Il 2023 e il 2024 hanno visto una graduale stabilizzazione dei prezzi, anche se su livelli significativamente più alti rispetto al periodo pre-crisi. Questa evoluzione ha evidenziato l’importanza per i consumatori di comprendere i meccanismi del mercato energetico e di adottare strategie per proteggersi dalle oscillazioni dei prezzi.
Come mettersi al riparo dall’instabilità dei prezzi?
In questo contesto incerto, sono sempre più numerosi i consumatori che cercano soluzioni alternative per ridurre la propria dipendenza dalle oscillazioni del mercato. Una risposta innovativa è rappresentata dal modello cooperativo di WeForGreen.
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