Cos’è l’economia circolare? Significato, obiettivi e vantaggi
Quando si parla di sostenibilità, emerge spesso un altro concetto: quello di “economia circolare”. L’economia circolare è infatti…
07/08/2025
07/08/2025Quando si parla di sostenibilità, emerge spesso un altro concetto: quello di “economia circolare”. L’economia circolare è infatti un tassello fondamentale per costruire un futuro in cui le risorse naturali siano utilizzate in maniera più oculata e per il più lungo lasso di tempo possibile.
Scopriamo cosa significa “economia circolare”, quali sono i suoi meccanismi, che scopi persegue e quali sono i vantaggi, per l’ambiente e per noi.
Economia circolare: che cos’è?
L’economia circolare è un modello economico che, come suggerisce il nome stesso, si caratterizza per la sua circolarità, che rappresenta un ciclo continuo di utilizzo delle risorse. Si contrappone perfettamente al sistema economico più classico, quello lineare, che invece prevede un inizio e una fine: produzione, utilizzo, smaltimento.
Smontando questo paradigma, l’economia circolare punta invece in una direzione in cui la fine è rimandata al futuro e le fasi si distribuiscono diversamente: produzione, utilizzo, riciclo, riparazione, ricondizionamento, riutilizzo, … smaltimento.
Questo approccio rivoluzionario persegue tre obiettivi fondamentali:
- Ridurre al minimo i rifiuti e l’inquinamento attraverso una progettazione intelligente
- Estendere il ciclo di vita dei prodotti e l’utilità dei materiali utilizzati per realizzarli
- Rigenerare i sistemi naturali invece di danneggiarli, diminuendo la frequenza di utilizzo di nuove risorse
Il significato dell’economia circolare va oltre il semplice riciclo: rappresenta un cambio di paradigma che ripensa completamente il modo in cui produciamo, consumiamo e gestiamo le risorse.
I principi chiave dell’economia circolare
L’economia circolare, quindi, rappresenta un modello che ha l’obiettivo di operare ciclicamente, secondo quello che talvolta è indicato come il principio di rigenerazione. Attraverso azioni come la condivisione, il riutilizzo, la riparazione, il riciclo, si crea un ecosistema economico virtuoso capace di autoalimentarsi e di ridurre la dipendenza da materie prime vergini.
In questo modello, giocano un ruolo chiave anche altri principi che si combinano per il raggiungimento dei tre macro-obiettivi fondamentali. Questi principi sono:
- progettazione e design circolare e sostenibile. I prodotti, fin dalla loro genesi, vengono studiati per avere una buona durabilità ed essere facilmente manutenuti dal consumatore, ma anche smontabili, riparabili e riciclabili;
- educazione e sensibilizzazione dei consumatori. I consumatori finali, che sono quelli che utilizzano il prodotto finito, devono aver consapevolezza del valore di ciò che hanno in mano e dell’importanza di non trattarlo come un prodotto usa-e-getta, ma come un oggetto da curare e far durare il più a lungo possibile;
- logistica inversa. Nel meccanismo di “ritorno” proprio di ogni modello circolare, la logistica inversa gioca un ruolo strategico, perché è il punto di congiunzione tra il consumatore e l’azienda, nella fase di seconda vita del prodotto;
- sistemi avanzati di riparazione, ricondizionamento, riuso, riciclo. L’economia circolare non si limita a un banale riciclo: si tratta di rendere i prodotti pronti per un nuovo utilizzo nella medesima forma o di trasformarli in nuove risorse per prodotti completamente diversi da quelli originari.
Tutti questi principi operano in sinergia, creando un sistema complesso ma coerente che trasforma progressivamente l’economia da lineare a circolare, generando valore economico, sociale e ambientale in modo sostenibile.
Qual è lo scopo dell’economia circolare?
L’economia circolare ha lo scopo di attenuare la pressione che l’uomo fa sulla natura, a causa di uno sfruttamento incontrollato delle risorse naturali e un conseguente danneggiamento degli ecosistemi che si protrae da secoli.
L’economia circolare, infatti, grazie alla sua natura “ciclica” permetterebbe di ridurre le emissioni globali di gas serra del 39% entro il 2032, secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea.
Adottare i principi dell’economia circolare significa dunque contribuire attivamente alla lotta contro il surriscaldamento globale, riducendo significativamente l’impronta ecologica delle nostre attività quotidiane.
Quali sono i vantaggi dell’economia circolare?
I vantaggi dell’economia circolare hanno effetto sia sull’ambiente sia sull’uomo stesso. Infatti, le sue caratteristiche la rendono utile per la buona salute del pianeta Terra, ma anche conveniente per l’economia e la società.
Vantaggi per il pianeta
Parlando dell’ambiente, come abbiamo visto, l’economia circolare si pone l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e da rifiuti. Di conseguenza, essa può portare a benefici ambientali straordinari come:
- diminuzione delle emissioni di CO2: fino al 80% in meno rispetto al modello lineare
- conservazione delle risorse naturali: riduce la necessità di estrarre nuove materie prime
- protezione della biodiversità: limita la distruzione degli ecosistemi naturali
- riduzione dei rifiuti: trasforma gli scarti in risorse preziose
Vantaggi per l’uomo
Dire che l’economia circolare contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente dovrebbe essere sufficiente a spiegare perché l’uomo dovrebbe supportarla.
Ricordiamoci sempre, infatti, che la salute dell’ambiente ci riguarda in prima persona: questo è il pianeta in cui viviamo e sta a noi curarlo e renderlo abitabile ancora per i prossimi secoli.
Tuttavia, i vantaggi sono molteplici. Abbracciare l’economia circolare per i consumatori significa anche:
- ridurre le spese: prodotti più durevoli, acquisti meno frequenti e servizi meno costosi aiutano a ottenere un risparmio economico notevole;
- avere maggiore qualità: i prodotti pensati per durare vengono realizzati con materiali migliori e garantiscono performance ottimali a lungo nel tempo;
- accedere a nuove opportunità: l’economia circolare ha creato anche business innovativi, più orientati alla condivisione e all’uso temporaneo (es.: noleggio di abiti da cerimonia, servizi di car sharing) che permettono di avere ciò che serve a un prezzo minore e riducendo gli sprechi.
Come supportare l’economia circolare
Contribuire alla diffusione e alla crescita dell’economia circolare è fattibile per chiunque, attraverso piccole scelte di consapevolezza.
Tra queste rientrano sicuramente acquisti più attenti, orientati a prodotti di qualità, durevoli e studiati per essere reimmessi nel mercato al termine di un primo ciclo di vita attraverso operazioni di ricondizionamento o riparazione.
In alternativa, i consumatori stessi possono dare una chance a prodotti giunti alla loro seconda vita, acquistando prodotti ricondizionati (esempi emblematici sono i dispositivi elettronici come smartphone, tablet, laptop, ecc).
In certi casi, è bene riscoprire la nostra anima più curiosa e capire se e come riparare ciò che abbiamo già, invece di buttarlo e acquistare qualcosa di nuovo. Possiamo farlo da soli nei casi più semplici, o attraverso professionisti in casi più complessi (es.: il tecnico specializzato per lo schermo di un cellulare, un calzolaio per una scarpa rovinata, una sarta per una camicia scucita, ecc).
Possiamo supportare l’economia circolare anche scegliendo servizi di sharing (car sharing, bike sharing, ecc.) o acquistando prodotti di seconda mano (che negli ultimi anni sta avendo grande successo in settori come la moda).
Restano capisaldi fare una corretta raccolta differenziata e rispettare l’ambiente, evitando di inquinarlo.
Inizia oggi stesso ad adottare i principi dell’economia circolare nella tua vita quotidiana e contribuisci a costruire un mondo più sostenibile per le future generazioni!