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Manutenzione pannello fotovoltaico: come e quando farla

L’impianto fotovoltaico domestico è una scelta sempre più diffusa, sia per motivi ambientali che economici. Del resto, l’idea…

26/06/2025

26/06/2025L’impianto fotovoltaico domestico è una scelta sempre più diffusa, sia per motivi ambientali che economici. Del resto, l’idea di ridurre la bolletta elettrica producendo energia pulita direttamente dal tetto di casa è molto allettante. Tuttavia, c’è un aspetto che spesso viene sottovalutato o ignorato del tutto: la manutenzione del pannello fotovoltaico.

Parliamone: perché è importante prendersi cura del proprio impianto fotovoltaico? In cosa consiste questa manutenzione? E ogni quanto va fatta? Ecco le risposte.

Perché è importante fare manutenzione

Un impianto fotovoltaico ben progettato può durare anche più di trent’anni, ma la sua efficienza può diminuire drasticamente senza la giusta manutenzione. I pannelli fotovoltaici (comunemente detti “solari”), per quanto robusti e silenziosi, non sono completamente esenti da cure. 

Da un lato c’è la pulizia dei pannelli. Infatti, con il passare del tempo polvere, foglie, pioggia, smog e piccoli detriti possono depositarsi sulla superficie, compromettendo la resa dell’intero impianto. 

Dall’altro lato c’è un monitoraggio più tecnico. Anche l’inverter, i cavi, i supporti e tutti i componenti elettronici devono essere periodicamente controllati per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza del sistema.

Uno strato di sporco o un cablaggio allentato possono causare una perdita di produzione del 10%, 20% o persino oltre. E questo si traduce in minore energia, minore risparmio e ritorni sull’investimento più lenti.

Inoltre, ci sono anche ragioni di sicurezza: un sistema mal mantenuto può avere cortocircuiti, surriscaldamenti o guasti improvvisi che rischiano di danneggiare l’impianto o, peggio, causare incidenti.

Manutenzione pannello fotovoltaico: in cosa consiste

Quando si parla di manutenzione dei pannelli fotovoltaici, è utile distinguere tra due categorie principali: la manutenzione ordinaria e quella straordinaria.

La prima è composta da interventi di routine che aiutano a prevenire problemi, mantenere alta la produttività dell’impianto e prolungarne la vita utile. La seconda, invece, entra in gioco in caso di guasti, usura o miglioramenti tecnici da apportare nel tempo.

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Manutenzione ordinaria impianto fotovoltaico

Questa tipologia riguarda tutte le operazioni di verifica e pulizia che, idealmente, dovrebbero essere svolte regolarmente nel corso dell’anno. Alcune attività (come la pulizia) si possono anche svolgere in autonomia, purché in totale sicurezza. Altre, invece, richiedono l’intervento di tecnici qualificati.

Ecco le principali attività di manutenzione ordinaria:

  • pulizia dei pannelli. Uno dei gesti più semplici ma fondamentali. Polvere, foglie, resina, smog o escrementi possono ridurre l’assorbimento della luce solare. In alcuni casi, l’efficienza può calare anche del 20-25%.
  • ispezione visiva. In questa fase si controlla che i pannelli non presentino crepe, graffi o rigonfiamenti e che la struttura portante sia stabile, senza ruggine o elementi allentati.
  • monitoraggio delle prestazioni. Grazie a contatori intelligenti o app fornite dagli inverter, è possibile verificare che la produzione sia costante e coerente con i dati attesi per la propria zona.
  • controllo dei cablaggi e dei collegamenti. Per evitare surriscaldamenti, perdite o interruzioni della produzione.

Manutenzione straordinaria impianto fotovoltaico

La manutenzione straordinaria è quella che entra in gioco quando qualcosa non funziona come dovrebbe, oppure quando l’impianto ha già diversi anni alle spalle e necessita di aggiornamenti.

In questi casi è essenziale affidarsi a professionisti del settore. L’intervento può riguardare:

  • diagnosi e riparazione di guasti (elettrici, meccanici o software);
  • sostituzione di componenti usurati come l’inverter, le batterie o i moduli danneggiati;
  • ispezioni con termocamera o droni, per individuare eventuali punti caldi (hotspot);
  • controllo approfondito dei quadri elettrici, protezioni e componenti elettronici;
  • aggiornamenti tecnologici, come l’aggiunta di batterie d’accumulo o l’ottimizzazione dell’inverter.

Come si fa la manutenzione impianto fotovoltaico

Chi ha un impianto accessibile (ad esempio su un tetto piano), può occuparsi autonomamente della pulizia dei moduli, ma sempre con le dovute accortezze. Meglio evitare prodotti abrasivi o agenti chimici aggressivi: un panno morbido, dell’acqua pulita e magari un po’ di sgrassatore neutro sono più che sufficienti.

Importante: non pulire mai i pannelli durante le ore centrali della giornata, specialmente in estate. Il vetro può superare i 70°C e subire uno shock termico se viene a contatto con acqua fredda. I momenti ideali per la pulizia sono la mattina presto e la sera.

In caso di impianti difficilmente accessibili e di interventi di manutenzione più complessi (ad esempio impianti su tetti spioventi, con sporcizia ostinata o con cali di produzione inspiegabili) è altamente consigliato rivolgersi a ditte specializzate. Queste utilizzano strumenti professionali, come idropulitrici specifiche, piattaforme elevabili, sensori termici e software diagnostici.

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Quando fare la manutenzione dei pannelli solari

La manutenzione ordinaria, in particolare la pulizia dei pannelli, dovrebbe essere fatta almeno due volte l’anno, preferibilmente dopo l’inverno e prima del picco estivo di produzione. In zone ventose, vicino al mare o in ambienti industriali, può essere necessario aumentare la frequenza.

La manutenzione straordinaria, invece, non ha una scadenza fissa, ma è consigliabile far controllare tutto l’impianto almeno una volta all’anno da un tecnico qualificato, per assicurarsi che tutto funzioni come dovrebbe.

Per impianti superiori agli 11,08 kW (quindi solitamente industriali), è obbligatorio per legge il controllo dell’interfaccia tra inverter e rete ogni 5 anni, pena la sospensione degli incentivi.

Quanto costa la manutenzione di un impianto fotovoltaico

I costi possono variare sensibilmente in base alla grandezza dell’impianto, alla difficoltà d’accesso e al tipo di intervento richiesto. Tuttavia, è possibile tracciare una panoramica indicativa:

  • la pulizia base dei pannelli, eseguita da professionisti, può costare tra i 100 e i 150 € per un impianto domestico standard (fino a 6 kW).
  • un controllo tecnico completo, con ispezione dell’inverter, dei collegamenti e dei quadri elettrici, si aggira sui 150-300 €.
  • gli interventi straordinari, come la sostituzione dell’inverter o la riparazione di un modulo, possono facilmente superare i 500 o 1000 €, a seconda della complessità.

Può sembrare una spesa evitabile, ma è bene considerare che un impianto mal mantenuto può produrre anche centinaia di € in meno all’anno. E nel lungo periodo, quei mancati guadagni superano ampiamente il costo della manutenzione stessa.

Come evitare la manutenzione pannelli solari

Come abbiamo visto, la manutenzione è una fase essenziale per assicurarsi la piena efficienza del proprio impianto fotovoltaico, a lungo nel tempo. 

Tuttavia, comporta costi, lavori e tempo che non possono essere ignorati. Se dunque stai ancora valutando di installare un impianto fotovoltaico domestico, considera anche tutti gli aspetti che riguardano la manutenzione.

Un’alternativa per avere tutti i vantaggi di un fotovoltaico domestico, senza doversi occupare della manutenzione, ma neanche dell’installazione, gestione o assicurazione di un impianto è il fotovoltaico a distanza.

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Manutenzione pannello fotovoltaico: come e quando farla

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