Dalla Finlandia idrocarburi “puliti”
Ottenere combustibili alternativi a quelli di origine fossile grazie ad un impianto che produce idrocarburi sostenibili. Nel campus…
21/09/2017
21/09/2017
Nel campus della Lappeenranta University of Technology (LUT), l’impianto pilota ha da poco completato il primo ciclo di attività sperimentali.
Il progetto si chiama Soletair e consiste nel catturare l’anidride carbonica dall’aria, sfruttare l’energia solare per produrre idrogeno e trasformarlo poi in carburante sintetico insieme alla CO2. Questo impianto è stato in grado di ricavare circa 200 litri di combustibile in diverse fasi, attraverso cui studiare e mettere a punto il processo di sintesi e le caratteristiche di questi idrocarburi alternativi.
Come?
L’impianto è composto da tre unità principali:
- la prima è un sistema DAC, Direct Air Capture, che consente di catturare la CO2 emessa in precedenza nell’atmosfera;
- la seconda unità permette di produrre idrogeno per elettrolisi ed è alimentata da un parco fotovoltaico da 206 kWp, installato nel campus universitario;
- il cuore dell’impianto è un micro-reattore chimico, che può combinare CO2 e idrogeno per generare combustibili sintetici di vario tipo, dal gas naturale al gasolio e kerosene.
L’idea degli scienziati è quella di ottenere un ciclo chiuso delle emissioni inquinanti, sfruttando il surplus di energia rinnovabile per alimentare l’intero impianto, e ritirando con i sistemi DAC la CO2 emessa nell’atmosfera dai carburanti sintetici combusti nei motori di veicoli, navi e aerei.
La sfida, in definitiva, è garantire all’uomo la possibilità di utilizzare idrocarburi “sostenibili”, non più di origine fossile ma ricavati da procedimenti chimici che mixano la CO2 catturata dall’aria e l’idrogeno generato con fonti rinnovabili, con un bilancio complessivamente in pareggio, o addirittura “negativo”, in termini di emissioni inquinanti con effetto serra.
Ottimo è quello che serve nella città molto inquinate..
Complimenti per il progetto, finalmente un metodo ecologico per pulire il nostro pianeta, bravi!
Aldo
Buongiorno Aldo, grazie per il commento e alla prossima Newsletter!