La tua cooperativa energetica sostenibile
Area soci | Aderisci ora
Blog #WeForGreen #Share News

Lezioni di sostenibilità dai paesi emergenti

L’obiettivo “100% energia green” non è un’utopia. Per alcuni paesi questo è addirittura una realtà realizzabile nel giro…

10/12/2015

10/12/2015L’obiettivo “100% energia green” non è un’utopia. Per alcuni paesi questo è addirittura una realtà realizzabile nel giro di pochi anni. Il 2015 si chiude dando i primi 2 esempi virtuosi di stati la cui produzione di energia elettrica si sta svincolando totalmente dalle fonti fossili a beneficio delle rinnovabili. Ecco così che per la prima volta nella storia, un paese, la Costa Rica, ha “acceso tutte le sue lampadine” senza emettere CO2 per 75 giorni filati, utilizzando unicamente fonti rinnovabili. Il territorio, occupato in grandissima parte da riserve naturali e ricchissimo d’acqua, ha permesso l’installazione storica di grossi impianti idroelettrici, i quali già da soli coprono gran parte del fabbisogno. È bastato quindi riempire sino al colmo i bacini idrici, grazie ad un periodo particolarmente piovoso, per arrivare a coprire fino all’80% del fabbisogno nazionale; il resto lo hanno fatto fonti geotermiche, fotovoltaiche ed eoliche installate negli ultimi anni grazie alle politiche nazionali sulla valorizzazione del patrimonio naturale e della green economy.

Il diretto inseguitore a questo primato è un altro paese dell’America latina: l’Uruguay. Allo stato attuale può contare su un sistema di produzione energetico coperto per il 94% da fonti rinnovabili, e punta dritto a diventare un paese totalmente carbon neutro entro il 2030. Anche in questo caso il risultato viene perseguito investendo su eolico, solare e biomassa tramite chiari processi decisionali, normative favorevoli, partenariati forti tra settori pubblico e privato ed infine un piano capillare di efficientamento energetico. L’attuale presidente Mendez, forte dei risultati ottenuti in questi anni, ha portato alla COP21 di Parigi il proprio impegno nazionale, che prevede un taglio dell’88% delle emissioni di carbonio rispetto alla media degli anni 2009-2013 entro il 2017, risultando così uno dei piani più ambiziosi presentati, ma allo stesso tempo uno dei più attendibili.

Il fatto che siano emergenti ad essere così all’avanguardia in termini di rinnovabili non deve sorprendere. La consapevolezza delle attuali problematiche ambientali permette loro di intraprendere percorsi di sostenibilità già in fase di sviluppo, senza dover riconvertire una situazione già sviluppata e fortemente impattante. Prevenire è meglio che curare, quindi; ma non solo: la sostenibilità non è esclusiva di chi ha grandi possibilità di investimento, è esclusiva di chi lo vuole davvero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.

Altri articoli che potrebbero interessarti