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Life Seedforce, il progetto europeo che salva le piante italiane dall’estinzione

Il MUSE di Trento coordina Life Seedforce e concorre alla biodiversità "Life Seedforce" (Using SEED banks to restore…

06/04/2023

Il MUSE di Trento coordina Life Seedforce e concorre alla biodiversità

06/04/2023Life Seedforce” (Using SEED banks to restore and reinFORCE the endangered native plants of Italy) è il progetto europeo guidato dal Muse (il Museo delle Scienze di Trento) nato con l’obiettivo di salvare le piante autoctone italiane dall’estinzione grazie alla creazione di banche dei semi.

Life Seedforce che coinvolge 15 partner italiani e stranieri è finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Life con un budget totale di circa 7 mila 800 euro e cofinanziato Ministero dell’Ambiente, Cambiamenti climatici e Pianificazione (MECP) e dalla Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione ex situ della flora spontanea italiana.

Andrà avanti fino alla fine del 2026 e verrà realizzato in 10 regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia,Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige,Veneto), in Francia, a Malta e in Slovenia.  

Recuperare e tutelare le piante autoctone a rischio in Italia

In Italia sono 104 le specie vegetali di interesse comunitario incluse nella Direttiva Habitat (emanata il 21 maggio 1992 dalla Commissione Europea per promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nel territorio europeo). Di queste, molte sono esclusive delle nostre regioni e 58 sono in cattivo stato di conservazione. 

Tra queste ci sono la testa di drago nell’Arco Alpino, la genziana ligure e la sassifraga del monte Tombea. Nel Mediterraneo la Primula di capo Palinuro, la bocca di leone di Linosa, il ginestrone delle Isole Eolie, la felce gigante della Sicilia e il Ribes della Sardegna, tutte piante che si trovano in condizioni sfavorevoli e che in futuro potrebbero estinguersi. 

A parte i fattori intrinseci come la scarsità numerica degli individui delle popolazioni e l’isolamento, il rischio di estinzione per queste specie, è causato dalle modifiche dell’habitat prodotte dall’uomo, tra le quali l’abbandono delle pratiche agricole e territoriali tradizionali, l’invasione di specie aliene e il calpestio causato da attività ricreative ad alto impatto e dal turismo. 

Life Seedforce mira a ristabilire la biodiversità ambientale

Si tratta quindi di una vera e propria rescue operation in grande stile, compiuta su 29 specie, di cui 28 in Italia, particolarmente rare e minacciate presenti in 76 hot-spot di biodiversità, di cui 59 nel nostro Paese, dalle Alpi alle isole maggiori passando per la pianura padana e l’Appennino. 

Le attività previste riguardano il controllo della rivegetazione (rimozione di arbusti e alberi, taglio dell’erba), la protezione dal pascolo eccessivo e dal calpestio con recinzioni pertinenti, l’eradicazione sostenibile delle specie aliene invasive. Il progetto avvicinerà inoltre le piante autoctone al mercato, mettendo in vendita il surplus di produzione per favorire ancora di più la diffusione di queste specie nelle nostre case e nelle nostre città. 

Life Seedforce prevede il coinvolgimento dei cittadini con campagne di informazione (a cominciare dalle scuole) e mostre itineranti per spiegare il valore della conservazione delle piante e della biodiversità.

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