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Innovazione sostenibile

Sostenibilità aziendale: quando il green incontra il lavoro

Il 1° maggio, Festa dei lavoratori, fin dalla sua ufficializzazione nel 1946 ci ricorda l’importanza di garantire un…

01/05/2025

01/05/2025Il 1° maggio, Festa dei lavoratori, fin dalla sua ufficializzazione nel 1946 ci ricorda l’importanza di garantire un lavoro dignitoso, sicuro e regolare. Inoltre, è anche un’ottima occasione per riflettere su come si lavora e su che impatto abbia sul mondo attorno a noi e sul futuro.

È qui che entra in gioco la sostenibilità aziendale, ormai non solo questione meramente etica ma vero e proprio mezzo attraverso il quale ottenere un vantaggio competitivo. 

Cos’è la sostenibilità aziendale?

La sostenibilità aziendale è quell’insieme di azioni strategiche e buone pratiche volte a perseguire un modello di business responsabile e attento all’ambiente, al benessere sociale e al mantenimento di una governance equa e trasparente. 

Si tratta di un concetto che rientra a pieno titolo nella cosiddetta Corporate Social Responsibility (CSR), anche detta Responsabilità Sociale d’Impresa, e che incoraggia le aziende a operare non solo per generare profitto ma anche per garantire un benessere diffuso che coinvolga tutte le parti in gioco, compresi – ovviamente – i dipendenti.

Nel concreto, questo può significare:

  • valorizzare i propri dipendenti, riconoscendone il lavoro e l’importanza, garantendo un sereno clima lavorativo, mettendoli nelle condizioni di svolgere la propria mansione in maniera sicura e appropriata;
  • impattare positivamente sulla società, evitando gli sprechi, creando reti e sinergie nel territorio di riferimento, supportando progetti sociali;
  • contribuire alla salvaguardia del pianeta, sviluppando pratiche mirate per la riduzione delle emissioni di CO2 e investendo nel settore green.

I 3 pilastri da seguire

La sostenibilità aziendale si regola su tre pilastri principali, spesso indicati con l’acronimo ESG, Environmental, Social and Governance. Torniamo quindi al significato stesso del concetto di sostenibilità aziendale, che comprende l’ambiente (Environmental), la società (Social) e la Governance.

Ognuno di questi 3 pilastri contiene in sé una serie di criteri, sui quali le aziende vengono poi valutate per comprendere se e quanto sono sostenibili.

Il pilastro ambientale comprende criteri come la riduzione di emissioni di CO2, l’uso di energie rinnovabili, la raccolta differenziata e il corretto smaltimento dei rifiuti, l’adozione di pratiche di economia circolare, ecc.

Il pilastro sociale comprende invece il rispetto dei diritti dei lavoratori, la sicurezza sul posto di lavoro, l’uguaglianza e la giustizia sociale, la diversità e l’inclusione in azienda.

Infine, il pilastro relativo alla governance tocca aspetti come l’investimento in innovazione e digitalizzazione, il contributo allo sviluppo dell’economia locale, il riconoscimento di salari equi e adeguati ai propri dipendenti.

A che punto siamo in Italia?

L’argomento “sostenibilità aziendale” è ancora un punto debole della nostra nazione. Ciò che è certo è che sono stati fatti dei passi in avanti, benché la strada sia ancora lunga. 

A dimostrarlo è anche il recente Rapporto ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) 2024, che sottolinea l’importanza di un’accelerazione che permetta al Bel Paese di allinearsi agli Obiettivi previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Uno degli ostacoli principali è spesso la mancata conoscenza dell’importanza della sostenibilità aziendale e delle attività che permettono di metterla in pratica: ecco perché molte realtà italiane faticano a vedere nella sostenibilità un ambito su cui investire tempo e risorse.

Agire nel concreto

Occasioni come il 1° maggio ci offrono l’opportunità di parlare di come migliorare le cose, oggi più che mai in ottica di sostenibilità aziendale.

A prescindere dalle dimensioni, ogni azienda può fare la sua parte nell’adozione di pratiche utili a migliorare il benessere dei lavoratori e del pianeta. Alcuni esempi:

  1. Migliorare l’efficienza energetica aziendale. Per ridurre i consumi e aumentare l’efficienza energetica è importante investire in migliorie come illuminazione LED, domotica, isolamento termico;
  2. Adottare i principi dell’economia circolare. Quando possibile è importante riutilizzare e riciclare, in ogni aspetto della vita aziendale: dal materiale d’ufficio alle materie prime usate per realizzare un eventuale prodotto;
  3. Misurare e migliorare l’impatto aziendale. Gli sforzi fatti per essere un’azienda più sostenibile devono essere misurati, per capire a quali risultati hanno condotto e come migliorarli;
  4. Formare e supportare i dipendenti. Per un’azienda, avere dei dipendenti informati e allineati con gli obiettivi è fondamentale. Ecco perché la vera differenza la fa un organico formato sulle tematiche sostenibili.
  5. Sviluppare una filiera sostenibile. La sostenibilità aziendale deve spingersi oltre le mura dell’azienda con la scelta di fornitori e collaboratori attenti al loro impatto e che condividano i medesimi valori. 

Partire oggi con un percorso di sostenibilità aziendale è fondamentale non solo per il nostro futuro ma anche per quello del pianeta.

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