Toy sharing per bambini
Il Club dei giocattoli insegna la sostenibilità e la condivisione fin da bambini Il Club dei giocattoli, è…
18/08/2022
Il Club dei giocattoli insegna la sostenibilità e la condivisione fin da bambini
18/08/2022Il Club dei giocattoli, è un sistema di toy sharing nato dalla volontà di due mamme di aiutare altre famiglie nella gestione della scelta e dell’acquisto di giocattoli adatti per i propri bambini. Grazie a questa nuova startup le famiglie posso ottenere direttamente a casa, pacchetti di giochi selezionati che, dopo un certo periodo di tempo, possono essere sostituiti oppure acquistati in base alla volontà dei bambini.
Come tutti sappiamo i giochi dei bambini per diversi motivi hanno spesso una vita utile poco longeva, i bambini infatti crescono in fretta e cambiano i loro gusti e desideri. I genitori devo riuscire quindi a cercare nuovi giocattoli, accumulando nelle camerette quelli vecchi o buttandoli via, incidendo negativamente sull’ambientale. Il Club dei giocattoli, offre un catalogo per le diverse età dei bambini e un team di esperti, in base alle caratteristiche del bambino, ti consiglia i giochi più adatti, che siano allo stesso tempo costruttivi e ludici. I giocattoli proposti, sono di legno o materiali riciclabili, permettendo a tutta la famiglia di partecipare a un sistema di sharing e insegnando ai bambini fin da piccoli il valore della sostenibilità, condivisione e della cura, dal momento che il giocattolo passerà ad altri bambini.
Alessandra Garini e Milvia Bonvicino, sono le due mamme appassionate al mondo digitale che hanno dato vita al Club dei giocattoli, partite dalla propria esperienza personale, sono forti nella convinzione che sia importante aiutare la crescita dei bambini offrendo loro giochi sostenibili e di qualità, in grado di stimolare la loro fantasia e le loro abilità. “Siamo però molto attente all’educazione e vogliamo trasmettere ai nostri figli valori come condivisione e sostenibilità, dicendo basta agli sprechi e alle camerette piene di giochi inutilizzati”, spiegano le due cofondatrici.