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Verona Green? I cittadini rispondono sì!

Domenica 14 settembre quasi mille persone si sono riversate presso Forte Sofia per partecipare al 1° VeronaGreen Festival, organizzato per festeggiare il primo anno di vita della rivista online VeronaGreen.it. Intervistiamo la direttrice responsabile, Eliana Rapisarda, per fare con lei un bilancio dell'iniziativa.

25/09/2014

25/09/2014Domenica 14 settembre quasi mille persone si sono riversate presso Forte Sofia per partecipare al 1° VeronaGreen Festival, organizzato per festeggiare il primo anno di vita della rivista online VeronaGreen.it. Intervistiamo la direttrice responsabile, Eliana Rapisarda, per fare con lei un bilancio dell’iniziativa.

Si conclude con un’ottima affluenza il VeronaGreen Festival, un evento improntato principalmente su informazione e sensibilizzazione verso tematiche della sostenibilità, quali il biologico, il riuso e l’autoproduzione. Come è stata vissuta dai partecipanti la giornata? Quali feedback sono arrivati dai lettori/ partecipanti?

“C’è stato molto interesse da parte delle persone e delle famiglie che hanno condiviso con noi quella bellissima domenica. In particolare i laboratori organizzati durante tutta la giornata hanno avuto molto successo. In tanti erano curiosi di scoprire come poter riciclare in casa la carta, o fare il sapone naturale, o dare nuova vita a vecchi oggetti; c’è anche chi è venuto da fuori provincia per imparare a coltivare un orto in balcone. Un ottimo segnale che ci fa ben sperare per un’inversione di tendenza rispetto all’attuale cultura dell’acquista e getta. Siamo abituati a entrare in un supermercato e comprare quello che ci serve, buttandolo via quando è consumato e dimenticandoci che ogni oggetto rappresenta una risorsa che può essere riutilizzata, o che molti prodotti – alimentari e non – possiamo comodamente realizzarli in casa con pochi semplici ingredienti, o comprarli sfusi, risparmiando su costi e anche imballi che poi finiscono in discarica. Il VeronaGreen Festival è stato un modo per far riflettere su queste buone pratiche attraverso momenti di condivisione e divertimento: in molti ci hanno fatto notare per l’energia positiva che si respirava a Forte Sofia anche grazie alla presenza di molti bambini, che sono il nostro futuro e che quindi è importante imparino da subito un diverso stile di vita.”

Tra gli elementi chiave della manifestazione la capacità dei singoli acquirenti di indirizzare il mercato verso prodotti ecologici, mantenendo un occhio di riguardo al riutilizzo dei materiali. In concreto come possiamo indirizzare un mercato così variegato come quello alimentare verso scelte ecosostenibili?

“Forse non ce ne rendiamo conto ma sono proprio le nostre scelte, quando facciamo la spesa, a influenzare le decisioni dei produttori. È la semplice legge di mercato: quando un prodotto non si vende, chi lo commercializza è costretto a cambiarlo per andare incontro alle esigenze dei consumatori. Così se tutti, per esempio, smettessimo di acquistare prodotti con packaging non riciclabile, i produttori dovrebbero finalmente commercializzare solo confezioni ecologiche. O ancora, se molti di noi cominciassero a preferire prodotti sfusi o alla spina, questo segmento di mercato si svilupperebbe e gli scaffali dei supermercati non sarebbero più invasi da frutta e verdura adagiata su inutili vassoi di plastica. Lo stesso per il settore biologico, che non utilizza pesticidi ed è quindi più sano per la salute e l’ambiente: un incremento delle vendite e quindi della richiesta di prodotti bio potrebbe far convertire qualche agricoltore in più, a tutto vantaggio delle terre agricole italiane e anche dei prezzi finali. È una regola che vale non solo per il settore alimentare, ma anche per tutti gli altri di cui ci occupiamo quotidianamente in VeronaGreen.it: energia, mobilità, edilizia, rifiuti… sono le nostre scelte a fare la differenza, tutti dobbiamo esserne consapevoli e responsabili.”

Piccoli produttori e associazioni erano presenti nell’area espositiva del festival. Che soluzioni è possibile adottare per rendere realmente efficace il nostro contributo alle piccole realtà del territorio?

“Ci sono molti modi per sostenere i piccoli produttori e l’agricoltura familiare: uno di questi è, ad esempio, aderire ad un Gas (gruppo di acquisto solidale), che compie acquisti collettivi scegliendo direttamente i fornitori e preferendo quelli biologici e vicini al territorio. Oppure ci si può rivolgere ad una rete di distribuzione locale a domicilio: ne stanno nascendo alcune nel nostro territorio ed è sicuramente un modo per accorciare la filiera e sostenere i produttori locali con pochi intermediari. Anche nei mercatini si possono incontrare direttamente molte aziende produttrici biologiche, non solo alimentari ma anche artigiane, di cosmetici o prodotti per la casa ecologici e anche abbigliamento. Ci sono tante realtà virtuose, magari anche vicine a noi, di cui non conosciamo l’esistenza, e il nostro giornale online VeronaGreen.it è nato proprio per raccontarle e farle conoscere quotidianamente. Con il VeronaGreen Festival abbiamo voluto dare la possibilità anche di incontrarle personalmente: lavoreremo alle prossime edizioni per dare spazio ad un numero sempre maggiore di rappresentanti dell’economia virtuosa locale.”

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