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Agroforestazione e cioccolato biologico

L'esempio di Icam, storica azienda italiana del cioccolato L'agroforestazione è un approccio all'agricoltura che prevede la coltivazione di…

11/08/2022

L’esempio di Icam, storica azienda italiana del cioccolato

11/08/2022L’agroforestazione è un approccio all’agricoltura che prevede la coltivazione di specie arboree o arbustive insieme a seminativi o pascoli. Icam, azienda di Lecco che dal 1946 produce e lavora cioccolato, applica alla produzione del cacao questo metodo innovativo che risulta più vantaggioso rispetto alle monocolture per vari aspetti: biodiversità, gestione degli squilibri climatici e retribuzione economica dei lavoratori. L’azienda si è attivata per realizzare due sistemi agroforestali in Uganda e in Perù. 

Icam è da sempre leader nell’applicazione di tecniche innovative: è stata, ad esempio, la prima azienda in Italia a produrre cioccolato biologico. Ad oggi è dimostrato come la produzione di cioccolato biologico dia vita a emissioni di CO minori rispetto alla produzione tradizionale. Oltre all’attenzione verso le emissioni e all’implementazione dell’agroforestazione, l’azienda adotta da sempre un’approccio a favore dell’economia circolare. L’azienda infatti lavora riducendo al minimo gli scarti realizzati lungo l’intero ciclo di produzione e vita dei prodotti. Inoltre, dal 2020 attua iniziative per ridurre l’impatto sul Pianeta anche per quanto riguarda il packaging. Finora ha risparmiato circa 64 tonnellate di carta creando il 91% del packaging del prodotto con materiali riciclabili al 100%.

L’attenzione verso l’agroforestazione, la coltivazione biologica e l’economia circolare sono dei fattori fondamentali su cui fare attenzione e investire per fare la differenza. “Con il bilancio di sostenibilità 2021”, riferisce Giovanni Agostoni, Direttore commerciale Icam, ”abbiamo dato un indirizzo formale a un’attitudine verso la sostenibilità che, in un certo senso, è sempre esistita. I miei nonni prima, e la seconda generazione poi, ci hanno insegnato che un’impresa può avere futuro solo se capace di essere soggetto proattivo e creare valore e relazioni durevoli nel tempo, cioè impatti positivi per le persone e le comunità, dai coltivatori delle nostre materie prime, alle comunità dei collaboratori, fornitori, clienti, con rispetto e condivisione dei valori della società di appartenenza”.

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